Festival della Canzone Italiana

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 5°  Festival della Canzone Italiana

  Velletri - 21/22/23 febbraio 1957                      (ricerche di M. Moreno)


Presentano:


Silvana Pampanini
e Lello Bersani

 

L'Orchestra RCA diretta dal M°


Walter Coli


per i cantanti:


Nilla Pizzi   (vedi)
Rino Salviati
Renza Rubini
Luciano Benevene
Rino Loddo


~ ~ ~



Dirige il M°


Franco Chiari

con il suo complesso:
Lallo Gori - pianoforte ~ Libero Tosoni - chitarra
Baldo Maestri - clarino ~ Giuseppe Starita - batteria
Luigi Simeone - contrabbasso


per i cantanti:

Nunzio Gallo
Clara Jajone
Gloria Christian
Tony Galante
Giorgio Onorato




~~ ~~ Rallegra la seconda serata Tino Scotti ~~ ~~


~~     ~~     ~~



            IL COMITATO D’ONORE DEL 5° FESTIVAL

On. Giulio Andreotti                        Ministro delle Finanze
On. Pietro Campilli                          per la Cassa del Mezzogiorno
On. Alberto Folchi                            Sottosegretario Affari Esteri
On. Giuseppe Brusasca                   Sottosegretario allo Spettacolo
On. Maria Jervolino                        Sottosegr. Minist. Pubblica Istruzione
On. Umberto Tupini                        Sottosegretario, Sindaco di Roma
On. Zaccaria Neuroni                     Sottosegretario Senato Coll. di Velletri
On. Ludovico Camangi
On. Giuseppe Spadaio
Marchese Raffaele Travaglino di S. Rita        Presidente E.P.T.
Avv. Arturo Musco                           Questore di Roma
Dr. Guglielmo Ceroni                       Presidente Sind. Naz. Cronisti Italiani
Dr. Giuseppe Luongo                        per l’Ass. della Stampa Romana
Dr. Rodolfo Crociati                          per il Sindacato Cronisti Romani
Gran.Uff. Tito Marconi                    Presidente Cinecittà
Ing. Marcello Rodinò                       Amministratore Delegato RAI
Ing. Sergio Pugliese                         Direttore Programmi Televisivi
Prof. Domenico Parmeggiani        Sindaco di Velletri

~~     ~~     ~~



Un Valzer per te

Motto: -TU QUOQUE?-
(Canzone slow)

Le melodie d’un valzer
tante volte sanno dir
con la voce d’un violino
quel che il cor vorrebbe dir.

Un valzer per Te
ho scritto questa sera
dolce e melodioso,
mentre t’aspettavo.

Son note per Te
uscite dal mio cuore,
or tristi ed or gioiose
che mi parlano di Te!

Sulla città dormiente
le stelle luccicanti
splendevano tranquille
e mi sembravan dir:

Aspetta verrà!
Ancor ti bacerà!

Un valzer per Te
ho scritto questa sera,
per Te, mio dolce amore,
che sei la mia chimera!


Mandolino del mio paese

Motto: - Emigrante -

1.

- Nel velluto della sera - splende d’oro la città:
i passi sfiorano l’asfalto lucido;
tra la folla forestiera - trasognato il cuore va,
e lo rincorrono ricordi terreni.

- Rallento il passo e cerco con la mano
questo vecchio mandolino
che ho portato qui, con me.

- Col tuo lieto strimpellar, mandolino del mio paese,
mi riporti il buonumor, mi risvegli qui nel cuor
la poesia di quelle vecchie case.

- Il tuo suono fra sognar, mandolino del mio paese …
fra l’incanto ed il color
delle dolci valli in fior
sento ancor la voce delle cose,
e col canto dei ruscelli,
gli stornelli porti tu:
i più belli della prima gioventù!

- Stanno tutti ad ascoltar, mandolino del mio paese …
mandolino mandolino,
che abbracciato a me vicino,
ridi, e piangi qui con me!

2.

- Nebbia e pane, sogni e pane; quanto tempo, non la so;
ma gli occhi s’empiono di dolci immagini…
nella casa che m’aspetta, quando un giorno tornerò
son biondi riccioli, manine tenere.

- Risuona e trilla, sotto la mia mano
questo vecchio mandolino
che ho portato qui, con me.

- Mandolino mandolino,
abbracciato a me vicino,
ridi, e piangi, qui con me!


Bolle di sapone

Motto: - Polvere di sogno -

1.

- Meravigliaste una volta questi occhi bambini
bolle di sapone
tanto tempo fa …

Foste la prima di tutte le nostre illusioni:
fragile momento
di felicità …

Bolle di sapone,
colorate, iridescenti
tutto il mondo per i sogni innocenti
sta nel vostro breve vol …

Bolle di sapone,
quante volte vi ho incontrato
nell’amore sempre invano cercato
ch’era solo un’illusione!…

C’è in ognuno di voi
un sogno che per noi
ha sempre il sapore d’un sorriso …
quando poi svanirà
soltanto lascerà
un segno di pianto sul viso …

Bolle di sapone,
lieto gioco d’un bambino,
triste immagine del nostro destino:
un’amara delusione!…

2.

- Guardo i bambini giocare davanti al camino:
bolle di sapone
volano qua e là …

Piange, perché non può prenderle, il più piccolino:
prima delusione
d’una bella età!…


Un sorriso ed un fischio

Motto: - TEMPO -

Se la sorte non ti arride,
e la tasca si è vuotata,
la tristezza si allontana,
quando ridi e puoi fischiar.
Sorridi al pizzardone che ti multa,
a chi ti chiede spesso mille lire,
sorridi alla tua bella che ti lascia
poi pian piano fischia, pi ri pi ri (fischio).
Sorridi al gelo che ti toglie il sole,
al caldo che ti fa morir di sete,
sorridi al tram che aspetti e che non passa;
poi piano ricomincia a fischiettar.
Se tu farai così,
più la vita lunga parrà;
ma se ciò non farai,
più la vita dura sarà.
Sorridi alla bolletta delle tasse
ed al motociclista che t’investe
sorrisi al treno che non è diretto,
sorridi a tutti e seguita a fischiar.
Se vuoi essere felice
e tu vuoi salvare il cuore,
scaccia sempre ogni rancore,
col sorridere ed il fischiar.
Sorridi al pizzardone che ti … ecc. ecc.


Bevo per dimenticare

Motto: - Per una coppa di champagne -

Bevo per dimenticare!…
alla salute del mio primo amore …
mille e una bocca ancor io vo’ baciare,
il primo amore sì, si può scordar.
… vento di malinconia …
ogni bicchiere affoga un chimera!…
tutte le donne son la donna mia …
un bacio … una carezza e … buona sera …
…Oh!… beviamone un bicchier
è questo l’elisir di lunga vita
… c’era una volta una fontana chiara
io l’ho perduta …
e l’acqua è diventata tutta amara.
La mia vita divenne tutta gelo …
e corsi a dissetarmi all’osteria.
Nel vino ritrovai l’antica via
di serena felicità.
Bevo per dimenticare!…
quando spumeggia il vin non ha sapore
se con gli amici tu non sai brindare
bello è brindare al tuo perduto amor.
Vento, vento di malia!…
fuggi lontan qui non c’è alcun rimpianto.
Amici cari: evviva l’allegria!
Sì, ci ho bevuto, ed or felice canto.
… Io bevo per dimenticare!…
ma a te amore …
del vin ti giungan le dolcezze … amare.


Signorina Caramella

Motto: - OMAR -

1.

- Mi ricordo la prima volta che mio nonno mi regalò
una scatola di bon bon … una scatola di bon bon …
che fu tanta l’ansietà della mia golosità
io mangiai pure la carta … che mi fece tanto mal.
Così è con te, e sai perché?

Signorina Caramella
questo è il nome che ti do.
Tu saresti tanto bella
e dolcissima … però …
Il sapore del tuo labbro
non ha un gusto natural,
quello strato di cinabro
mi fa tanto, tanto mal!

Hai la coda di cavallo
che ti sporca sempre il collo …
Non mi piace … non ti addice!
Fatti crescere i capelli
con le trecce che son belle
ti farai le mozzarelle!

Signorina Caramella

sei dolcissima … però…
il tuo bacio ch’è perfetto
sa di cipria e di rossetto
di profumo gelsomino
di ciliegia al maraschino
di colonia e cerasella…
Signorina Caramella!

2.

- Se mi scordo il fazzoletto e ti bacio nel cinema …
io divento un technicolor … io divento un technicolor.
Mi vergogno poi d’uscir, e tu ridi a non finir.
Sarò forse un po’ paesano, antiquato, tradizional
ma che vuoi far non so cambiar!

Signorina Caramella
sei dolcissima … però… ecc. ecc.
………………………………

Signorina Caramella
vuoi saper la verità?
Il dottore me l’ha detto
sono allergico al belletto!
E se i baci miei vorrai
tu mai più ti truccherai
ma sarai per me più bella,
Signorina Caramella.


Vertigine

Motto: - Precipitevolissimevolmente -

Candide
le montagne m’attirano
e salirvi desidero
per scordare ogni male.
Perfida
tu mi vieni a raggiungere
per avvincermi l’anima
col tuo sguardo di gelo.

Vertigine
come la vertigine
tu m’afferri il cuor
che al cielo vuol salir
per farmi schiavo ancor
per legarti a me.

M’affascini
come la voragine
e mi fai tremare
pensando che mai più
salvare mi potrò
se cadrò da te.

Spero ogni giorno scordar
l’immagine crudel
che nei miei sogni riappar
se m’avvicino al ciel
per non soffrir.

Vertigine
come la vertigine
tu m’afferri il cuor
perché mi vuoi tener
per sempre avvinto a te
schiavo del tuo amor.


Mani

Motto: - Il cielo è grigio -

Mani, che leggere scivolate
sulla candida tastiera
quanti suoni modellate,
siete Autunno e Primavera.
Le note rincorrete lievemente e con calor…
Quel calore e quel colore hanno un solo nome: amor…

Amore che fa tutti sospirar …
Amore che fa vivere e sognar …
Mani, che sui tasti scivolate
siete Autunno e Primavera,
dolci mani delicate.

Mani, che frementi accarezzate
con dolcezza e con passione,
molto spesso voi tremate …
non vi guida la ragione …
Qualcosa voi sentite che d’un tratto può mancar:
carezzando voi cercate quell’istante di fermar.

Il tempo invece passa e se ne va …
ricordo lascia e … non felicità.
Mani, che l’ebbrezza ridestate
non vi guida la ragione,
dolci mani delicate.

Mani, che serene accarezzate,
siete morbide e divine;
il profumo voi lasciate
d’un amor che non ha fine …
La mamma notte e giorno t’accarezza sempre più:
sa che pensi e che ti manca: veglia quando sogni tu!

È questo il grande amore che non muor …
La mamma vive sempre nel tuo cuor.
Mani che nel sogno ci sfiorate
con amore senza fine,
dolci mani delicate.

Mani, dolci mani delicate…


Il mondo dei sogni

Motto: - Vittoria! -

Quando la luna
ride a primasera,
canta nell’aria,
lieta una canzon!…

Si schiude il gran sipario;
e dietro quel velario
fra luci e fiori,
un nuovo mondo appar!…

È il mondo dei sogni,
paradiso dei bambini,
con tamburi e soldatini:
unò … dué!…

Si danno convegno
Pinocchietto ed Arlecchino;
Pulcinella e Colombina,
a tête e tet!…

E suona la trombetta Cirillino …
al pianto l’accompagna la gattina …

È il mondo dei sogni,
popolato da fatine,
da nanetti birichini
e da bebè!…

Gioiosa rassegna
dove brilla Topolino
che al tepore del mattino
svanirà!…

Un frugolino
dai riccetti d’oro,
nel sogno bacia
il suo bambolon!…

È tanto straordinario,
quel regno immaginario,
che pure il sole
indugia a risvegliar!…

È il mondo dei sogni ecc. ecc.

S… s… s… st!…
I bimbi dormono …
Sognano …
Lasciamoli sognare!…


Dicembre m'ha portato una canzone

Motto: - Divieto di sosta -

1.

- Sopra il balcone la neve
oggi Dicembre posò;
un lieto motivo assai breve
qualcuno passando cantò …

Dicembre m’ha portato una canzone
che un giorno ci parlò di primavera
è stata la più semplice illusione
ma un attimo felice mi donò!

Dicembre m’ha portato una chimera
il vento caldo della giovinezza,
ma nel mio cuore è scesa ormai la sera
e sento che mai più ti rivedrò …

Con il pensier da te ritorno,
ma è inutile, non è che un sogno …
se il nostro amore finì quel giorno
restar dei ricordi dovrà!

Dicembre una canzone m’ha portato
che parve scritta per le mie parole,
ma tu non puoi tornare dal passato
perché mi hai cancellato dal tuo cuore!

2.

- Maggio tornò con i fior:
breve e felice passò …
la nostra canzone nei cuori
soltanto un ricordo lasciò!


Passerà la tua tristezza

Motto: - ATHENA -

L’ultimo autunno
porta con sé le ultime foglie ingiallite
e tra le vie spoglie, intristite,
vai sola tu!
L’ultimo sole
che mite la bionda tua chioma accarezza
svela nel viso l’amara tristezza
che hai tu per me!
Passerà la tua tristezza
finirà il tuo dolor;
ed il sole risplenderà
e la vita sorriderà!…
Se da me vorrai tornare
io nell’ombra aspetterò;
ma l’attesa mi sembrerà
un’eternità!
Il nostro amore non può finir,
non può finire tu lo sai!
Ricordi il giorno in cui giurai
di non tradirti mai,
di non scordarti più?
Passerà la tua tristezza
se con te ritornerò,
ed il sole risplenderà
pure per te!


Qualche cosa nel mondo non và

Motto: - In taverna coi ghiottoni -

1.

- LEI - Nella vita c’è male c’è bene,
non c’è rosa senza spine,
non c’è gioia che sia senza pene:
qualche cosa nel mondo non va’.

- LUI - Non c’è suocera senza bisticci,
non c’è amico senza crucci
non c’è femmina senza capricci:
qualche cosa nel mondo non va’.

- A DUE - Solo se -tu t’abbracci a me- io m’abbraccio a te,
questo mondo sì matto
sembrerà meno brutto;
e perciò -non dir di no- se t’abbraccio un po’:
si dimentica tutto
in un bacio d’amore.

2.

- LEI - Quel ch’è bianco a qualcuno par rosso,
chi vuol Giotto, chi Picasso;
chi sta in auto al pedone va addosso:
qualche cosa nel mondo non va’.

- LUI - Sono il nord ed il sud in conflitto;
son nemici il cane e gatto;
l’avvocato fa guerra al diritto:
qualche cosa nel mondo non va’.

-A DUE - Solo se ecc. ……

3.

- LEI - Han la chiave di casa i bambini,
ha la mamma i pantaloni
ed il babbo rammenda i calzini:
qualche cosa nel mondo non va’.

- LUI - Ma se il mondo non fila a dovere,
tu sai bene cosa fare.
Il rimedio lo devi sapere:
te lo dice l’allegro refrain.

- A DUE - Solo se ecc. ……


T'incontrerò per caso

Motto: - Senza rancore -

1.   - Se mi hai lasciato no, non mi dispero …
io so che presto o tardi tornerai:
l’amore che ritorna è amore vero,
domani forse
lo capirai …
Per il capriccio
d’un malinteso
distruggere un passato non si può
un giorno o l’altro
t’incontrerò …

2.   - Un dì ci incontreremo per la via:
- ma guarda chi si vede - mi dirai …
Faremo quattro passi in compagnia
di quando in quando
arrossirai …
Un po’ delusi ricorderemo
l’amore che ci illuse e dileguò
poi tutto a un tratto
dirò che t’amo,
ti bacerò …

T’incontrerò per caso
un dì piccina mia:
farò un po’ l’offeso,
dirò un po’ sorpreso:
- Oh, ciao, come va?

Ma non sarà per caso
che sulla bocca tua
un dolce sorriso
(è già sottinteso)
quel dì fiorirà …

Ritornerà l’amor
più radioso di prima:
ti lascerai baciar
e sul cuore ti terrò …

M’incontrerai per caso
un giorno e mi amerai:
quel giorno saprai
che non ti ho scordato mai
e t’ho donato il cuor!…


Ritratto in blu

Motto: - MAS -

Frugando nello studio abbandonato
ho ritrovato quel “ritratto in blu”
è il mio dipinto ch’hai dimenticato
nel tuo fuggir per non tornare più…

Posso conservar nel cuore
ogni luce del tuo viso
il magnifico sorriso che l’amore disegnò…
nelle tinte delicate
c’è il calore di una vita…
vedo ancora le tue dita
sulla tela palpitar…

Quanti ricordi… quanta ispirazione…
nell’illusione che tu sia con me…
chiudendo gli occhi ti rivedo ancora
è una visione che mi dà felicità.

Più non porterò nel cuore
questa cupa nostalgia…
ma un canto di poesia
e i tuoi baci sognerò.

I miei pennelli oggi ho ritrovato
perché lo “studio” brilla di spendor…
sul cavalletto c’è il tuo viso amato,
che, come il sol, mi riempie di calor…

ORCHESTRA … … … … … … … … …
                        … … … … … … … … …

Quanti ricordi… quanta ispirazione…
i miei colori parlano d’amor

Posso conservar nel cuore
ogni tratto del tuo viso,
il magnifico sorriso
che mai più mi lascerà.


Ciao, Giulietta

Motto: - Cesare Augusto Imperatore -

Canta il gallo nel cortile
con le penne rosse e blu:
gli risponde la gallina
con un dolce coccodè.
Il colombo alla colomba
dice piano: «tu… tu… tu…»
c’è nel cielo un’aria nuova
che ripete: «Amore, amor…»
Ciao Giulietta
scrivo in fretta
questa lettera per te
con la penna e il calamaio
voglio dirti
quel che c’è.
Più non dormo
più non mangio
non mi va di lavorar
sono magro come un chiodo,
faccio pena da morir!
Sono stato dal dottore
ed ho detto trentatre
questo è solo mal d’amore,
per guarire ci vuoi tu!
Ciao Giulietta
fiducioso
la risposta aspetto qui
e mi firmo per esteso
Beppe Rossi da Forlì.
Caro Beppe
mi ha commossa
questa tua dichiarazion
e a non farti più soffrire
per espresso dico « si ».
È contenta
la mia mamma
con il babbo e zio Carlin:
se son serie le intenzioni
non c’è alcuna opposizion!
Ho la vaste tutta nuova
con le scarpe e il cappellin
non mi manca che lo sposo
che gran festa si farà!
Caro Beppe
ti saluta
la Giulietta del tuo amor:
il mio cuore è una capanna
che ti sogna notte e dì!


Il carrettino dei sogni

Motto: - Desiderio e sole -

Traballa un carrettino
per le strade della città
lo guida un vecchio omino
donde venga nessun lo sa,
spunta insieme all’aprile in fior
e a ciascuno rallegra il cuor.

Ohé!…
viene a voi l’omino
che vi porta i sogni
col suo carrettino.
Ohé!…
ogni sogno è un fiore
che, col suo profumo
fa felice il cuore!
Un sorriso, un bacio, una speranza
ogni sogno vi regalerà!…
Ohé!…
il suo canto invita,
porta un po’ di sole
nella vostra vita!
…Sogni …sogni …sogni
la la la la la la la la
per voi l’omino è qua
col suo carrettino!

Nel sogno un bimbo rosa
la sposina potrà trovar;
a un bianco vel di sposa
la fanciulla potrà pensar,
mentre al cuore che in ansia sta
dice nel sogno - l’amor verrà!…-

Ohé!…
viene a voi l’omino
che vi porta i sogni
col suo carrettino.
ecc. ecc.


Metropoli

Motto: - TENTAZIONE -


Piove sole ma è un sole sbiadito
fra nebbie autunnali,
io cammino col cuore smarrito
sognando altri cieli.

Per sfuggire da questo inferno
vorrei partir
ma già sento come ogni giorno
che resterò …


Nel contrasto che regna sovrano
tra lusso e miseria
per le strade si mescola invano
la folla più varia.

Ogni mostra di luce accesa
fa suscitar
nuovi sogni di gente ansiosa
che mai godrà.

Metropoli
come una piovra perfida e crudele
m’avvolgi con i tuoi tentacoli
e mi trascini per le vie del mal …!

Metropoli
dietro le tue facciate di cemento
chi gode senza avere scrupoli
non pensa a chi il destino avverso sempre avrà.

Se cerco chi possa donarmi
l’amore sincero
non trovo che baci bugiardi
che febbre per l’or…!

Metropoli
come una piovra perfida e crudele
m’avvolgi con i tuoi tentacoli
e mi trascini dove piace a te!

ORCHESTRA … … … … … … … … …
                        … … … … … … … … …

Metropoli
come una piovra perfida e crudele
m’avvolgi con i tuoi tentacoli
e mi trascini dove piace a te!


Sorrido e canto

Motto: - Domani -


Cadono le foglie il giorno muore
ed il vento fischia ancor …
Solo la speranza nell’amore
mi conforta questo cuor!
Come le foglie volano col vento
vorrei volar da chi mi amava tanto;
e, se il suo cuore non sarà contento
per vivere di più sorrido e canto.
Non te lo voglio dir che sei padrona
di liberarti della mia catena,
ma voglio dirti che se te ne andrai
i baci miei più non avrai!
Rondinella vola e va,
vola e va dove vuoi tu
ma non tornar!


Notti di tristezza e di passione
non ne voglio più passar;
all’amore che non vuole bene …
cuore mio non ci pensar!
Come le foglie volano col vento
vorrei volar da chi mi amava tanto;
e, se il suo cuore non sarà contento
per vivere di più sorrido e canto.
Non te lo voglio dir che sei padrona
di liberarti della mia catena,
ma voglio dirti che se te ne andrai
i baci miei più non avrai!
Rondinella vola e va,
vola e va dove vuoi tu
ma non tornar!


Cortile

Motto: - Viva Palermo -

Son quattro casette e una fonte,
d’intorno è campagna …
Ai lati, facciate bianche e rosa,
per terra, gramigna!…
Il sacco dei sogni ho gettato
su un fascio di legna …
e mando ancora a te
il mio pensiero, che
dove vai t’accompagna!

Non sei tornata più nel tuo cortile …
te ne partisti che sorgeva il sole!
Batte un telaio e va tessendo tele …
tele per un corredo ma non per te!…
Ti voglio sempre bene ma che vale
se tu non torni più nel tuo cortile?…
Nel tuo cortile!!!…

Dei lenti ritorni alle case,
rintocca già l’ora!…
La valle di grigio si riveste,
discende la sera …
Amara s’è fatta l’attesa …
s’è fatta più amara!
Intorno tutto sa
d’amore e di bontà …
ma il mio cuore dolora!…

Non sei tornata più nel tuo cortile …
te ne partisti che sorgeva il sole!
Batte un telaio e va tessendo tele …
tele per un corredo ma non per te!…
Ti voglio sempre bene ma che vale
se tu non torni più nel tuo cortile?…
Nel tuo cortile!!!…

…che triste serata, stasera …
nel tuo cortile …


La storia è sempre quella

Motto: - 3 9 9 9 -


Sono colto intelligente,
buono, sveglio intraprendente,
e assomiglio un pochettin
a Rodolfo Valentin.

Mi son pure diplomato,
licenziato e laureato,
sol mi manca un posticin
d’inserviente o di spazzin …

Che disdetta che scalogna!
al vedermi ognun mi fa:
- Caro lei qui ci bisogna
quella tal formalità!

E… la storia è sempre quella!
se non c’è una cosarella,
se non frigge la padella,
se non ci esce il trallallà,

Se non spremi la scarsella
se non dai la spintarella
puoi bruciarti le cervella
ma l’impiego non ci sta!


C’è la busta pel portiere,
c’è la busta per l’usciere,
e l’amico cavaliere,
altra busta per piacer.

Dieci e più farfalle rosa
è una busta micragnosa!
- Scusi, sa commendator
ma l’accetti per favor!

Nelle buste io non ci metto
che un biglietto, un verso, un fior …
e che cavolo m’aspetto?
che mi fanno imperator?

Ma… la storia è sempre quella!
se non c’è una cosarella,
se non frigge la padella,
se non ci esce il trallallà,

Se non spremi la scarsella
se non dai la spintarella
puoi bruciarti le cervella
ma l’impiego non ci sta!


Ricordo di vecchie canzoni

Motto: - Arte e lavoro -


Quando risento cantare,
le vecchie canzoni di mia gioventù …
Torna la mente a sognare
le antiche passioni d’un tempo che fu.
E vorrei, come allor,
cantare ancor …

Ti ricordi mio cuor,
della dolce « Mariù »
con la « Pallida Signorinella »?…
Le canzoni d’amor,
che cantavi anche tu:
« Marechiaro », « Marì », « Regginella »?
Era bello sentir da un pianino:
« Violino Tzigano », « Ramona », « Nanù »…

A quei tempi era pure di moda,
per ogni contrada « Lo scettico blu »!
Ti ricordi mio cuor,
di « Maruscka » e « Frou-Frou »,
di « Mimosa » e di « Rusticanella »?…
Le canzoni d’amor,
del bel tempo che fu,
son ricordi … e non tornano più!…


Le belle mandolinate,
che sotto i balconi, si usavano un dì …
Son tutte cose passate,
son dolci illusioni svanite, così …
ma il mio cuor per sognare,
torna a cantar …

Vecchio cuor
non badar …
come allor
puoi cantar!…


Vecchio violino

Motto: - Attesa -


Quanti bei sogni a vent’anni,
o mio violino:
gloria! trionfi! ricchezza!
quante illusioni …
Ed or che sono vecchio
il sentirmi dire
« maestro » dalla gente
mi fa soffrir.

Vecchio violino,
sei il solo amico che mi sia rimasto
da quando, nella vita, tutto il resto
m’ha abbandonato solo al mio destino …
vecchio violino!
Ed ogni sera al lume di candela,
lassù in soffitta, tra le vecchie cose,
tu sai trovar la nota che consola,
che dona ancora un sogno a questo cuor.
Vecchio violino,
ti prego, suona quella melodia
amata dalla donna che fu mia:
la melodia del mio solo amor.


Tu che hai vissuto la storia
della mia vita,
tu che conosci le pene
di questo cuore,
perdona un violinista
che non ebbe gloria:
il cuore d’un artista
è sognator …

ORCHESTRA … … … … … … … … …
                        … … … … … … … … …

I sogni son svaniti ad uno ad uno,
la povera soffitta è il mio teatro;
ma tu, violino, tu non m’hai lasciato:
di sogni sei vissuto insieme a me …
Vecchio violino,
ti prego, suona quella melodia
amata dalla donna che fu mia:
la melodia del mio solo amor.
Se fu un po’ meno amaro il mio cammino
lo devo a te, vecchio violino.


S Z E R E L E M

- Nostalgia ungherese -
Motto: - Fraternità -

Sotto il cielo della bella Ungheria
cantava il mio cuor:
– SZERELEM …
Era un sogno di dolce poesia
quel canto d’amor:
– SZERELEM …
Il Danubio, che ascoltava
la mia canzone ripeteva;
mentre la luna m’avvolgeva
nel suo chiaror.
Sorrideva la mia bella
tanto felice di quel nulla;
e riluceva come stella
col suo splendor.
Vive ancora nell’anima mia
quel canto d’amore:
– SZERELEM …

Vedo ancora gli tzigani,
tendere gli archi sui violini …
Tutti gli amici miei lontani
non scordo più.
Vivo sempre nell’attesa
di rivedere la mia casa,
del mio Danubio la distesa
dell’acqua blu.
Tornerò nella bella Ungheria
per dire all’amor:
– SZERELEM …
Tornerò nella bella Ungheria
per dire all’amor:
– SZERELEM !…
– SZERELEM…


Il Partito dell'amore

Motto: - Votate per me -


Fra poco ci saranno l’elezioni
e ognuno per qualcuno voterà …
In piazza si faranno discorsoni:
ogni partito vuole conquistar.
E a me povera donna,
nessuno penserà …
Intanto questo cuore
per sempre soffrirà.

Ma io farò
il partito dell’amore …
Donando come pegno
questo cuore.
E poi vedremo …
chi la vincerà!
Per queste gambe …
Chi non voterà?
Se ogni partito
parla di colore …
Il mio colore …
il mio colore
è il fuoco dell’amore…
E chi dà il voto a me
per cominciar,
un bacio sulla bocca
voglio dar!


Ai tempi d’oggi per queste elezioni
si vedon cose che fanno pietà
Si fan promesse e pur speculazioni …
e poi parlano pure d’onestà.
Io invece con la gonna,
vi voglio conquistar …
Alzando un poco il lembo …
per farvi innamorar.


CANZONE FUORI CONCORSO:
Eseguita solo il 23 febbraio:


Camicina e camiciotto

Versi di Da Vinci e Nati
Musica di Tarcisio Fusco

I.
Tra i panni stesi al sole a dondolare,
là sul terrazzo della palazzina,
sul fil di ferro stava ad asciugare
un camiciotto ed una camicina …
Il vento, che scherzoso e birbantello,
li fece piano piano avvicinare …
e all’improvviso come per giocare,
le dondolanti maniche intrecciò …

Cha, cha, cha …
Cha, cha, cha …

Camicina …
cha, cha, cha!
Camiciotto …
cha, cha, cha!
Svolazzando di qua,
dondolando di là…
Camicina …
cha, cha, cha!
Camiciotto …
cha, cha, cha!
Fu quel vento
a farli innamorar!

II.
La mano brusca d’una cameriera
staccò quegli indumenti innamorati …
ma sul portone, a caso, verso sera,
all’improvviso, si sono ritrovati:
« lui » stava indosso a un baldo giovanotto
e « lei » a una fanciulla, un vero fiore …
e forse fu per questo che l’amore
tra i due ragazzi a fulmine scoccò?

Cha, cha, cha …
Cha, cha, cha …

Camicina …
cha, cha, cha!
Camiciotto …
cha, cha, cha!
Svolazzando di qua,
dondolando di là…
Camicina …
cha, cha, cha!
Camiciotto …
cha, cha, cha!
Fu quel vento
a farli innamorar!

… e sul terrazzo d’ogni palazzina
c’è un camiciotto ed una camicina!